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Il convegno sulla «riparazione» delle lesioni del midollo spinale Contro la sedia a roteIIe Presentati a Brescia i risultati di due ricerche

MEDICINA E SALUTE
GIORNALE DI BRESCIA Lunedì 28 ottobre 1996
Il convegno sulla «riparazione» delle lesioni del midollo spinale
Contro la sedia a roteIIe
Presentati a Brescia i risultati di due ricerche

Si é svolto nei giofni scor-si a Brescia, organizzato dal-l'Associazione per la ricerca sulle lesioni del midollo spi-nale, il 1st International Symposium on Experimen-tal Spinai Cord Repair and Regeneration. Le lesioni del midollo spi-nale provocano gravi parali-si che, se dipendono da lesio-ni a livello cervicale, interes-sano tutto il corpo e i 4 arti (tetraplegia) mentre, quan-do la lesione è più bassa del collo la paralisi interessa principalmente gli arti infe-riori e le funzioni urinarie. Queste paralisi costringo-no in una sedia a rotelle per il resto della vita gli infortu-nati che in genere sono gio-vani ed hanno riportato la lesione a causa di incidenti stradali, sportivi o sul lavo-ro. Sono lesioni sempre più frequenti. In Italia ci sono Circa 1600 nuovi casi all'an-no con un gravissimo danno fisico, psicologico ed econo-mico non solo per l'indivi-duo ma anche per le fami-glie e per la società. Mentre le lesioni dei nervi periferi-ci sono curabili (da circa 30 anni) grazie alla microchi-rurgia, con buoni risultati, le paralisi da lesioni del midollo spinale non hanno trovato finora una cura no-nostante i numerosi tentati-vi di scienziati e ricercatori delle varie branche della me-dicina. Biologi, bioteconologi, far-macologi, ortopedici, micro-chirurghi, neurochirurghi e riabilitatori cercano ciascu-no nel loro campo di trovare una soluzione. La difficoltà è dovuta all'incapacità del midollo spi-nale dl consentire l'avanza-mento verso la periferia del-le fibre nervose (gli assoni) che le cellule nervose (dopo che le loro fibre originali sono state interrotte) ripro-ducono. Non si sa ancora se questa incapacità sia dovuta alla mancanza nel midollo di sostanze (molecole) favo-renti la ricrescita (che i nervi periferici invece possono con sequenze di impulsi pre-stabiliti dal computer. Nel convegno di Brescia (Europa, da tutto il mondo (Europa, Russia, America, Giappone, Cina, Taiwan e Corea) hanno presentato i risultati delle loro ricerche; tutti di enorme interesse scientifico anche se, purtrop-po, ancora lontani da un reale interesse pratico. Han-no destato enorme interesse siedono) o alla presenza di sostanze inibitrici. Innume-revoli sono i filoni di ricer-ca in varie direzioni per superare questa incapacità. L'impossibilità, per ora, di risolvere l'enigma e di guari-re la paraplegia ha spinto molti ricercatori a sviluppa-re sistemi di cammino artifi-ciale con stimolazioni elet-triche esterne o con impian-ti chirurgici di elettrodi e due ricerche del Gruppo di studio sulla paraplegia del-l'Università di Brescia, gui-dato dal prof. Brunelli, costi-tuito da ricercatori della Cli-nica Ortopedica, dalla catte-dra di farmacologia, dal ser-vizio di elettromlografia e dalla cattedra di• anatomia patologica. Una ricerca sui primati ha dimostrato un recupero molto buono dei movimenti dell'arto inferiore, Questa ricerca, eseguita all'inizio dai ricercatori bre-sciani in Svezia è ora conti-nuata dai nuovissimi labora-tori che la clinica S. Rocco in Ome ha messo generosa-mente a disposizione dell'As-sociazione per la ricerca sul-le lesioni del midollo spina-le e sarà presentata prossi-mamente al Comitato Etico dell'Usi per poterla trasferi-re sull'uomo. La seconda ricerca, già eseguita sull'uomo in 2 pa-zienti paraplegici, ha desta-to meraviglia ed ammirazio-ne in tutti i convenuti per-ché, per la prima volta si è potuto vedere un uomo cam-minare con i suoi muscoli, coscientemente comandati anche se ancora con l'ausi-lio di ortesi sotto il ginoc-chio e di un deambulatore. Questo intervento consiste nel trasferimento ai muscoli dell'anca di un nervo dell'ar-to superiore, il nervo ulna-re. Il paziente, grazie alla prodigiosa plasticità del si-stema nervoso centrale, dap-prima deve comandare i mu-scoli dell'arto Inferiore pen-sando di fare ancora i movi-menti della mano; poi i mo-vimenti del cammino diven-tano spontanei ed automati-ci. 11 difetto lasciato alla mano dal prelievo del nervo viene riparato (nello stesso intervento da 2° un gruppo di chirurgia) con trasferi-menti tendinei. Questa è stata la vera, grande novità del convegno, già oltre la ricerca, già appli-cata all'uomo e per ora l'uni-ca possibilità da fare cammi-nare (anche se imperfetta-mente) il paraplegico.

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